“Santa Maria in Cosmedin”
a cura di Mariapia Statile
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[Foto nel testo ©Mariapia Statile]
La Chiesa di Santa Maria in Cosmedin fu costruita nel VI secolo sopra l’Ara massima di Ercole/Herculis Invicti Ara Maxima edificata nel 495 a.C. nella parte orientale del Foro Boario ancor prima del Tempio di Ercole, per volere di Evandro re degli Arcadi. I resti dell’Ara sono stati identificati in alcune strutture sotto l’altare della Chiesa di Santa Maria in Cosmedin: si tratta della cripta di VIII secolo voluta da papa Adriano I per conservare dentro nicchie che si susseguono lungo le pareti, le reliquie estratte dalle catacombe. Questa cripta è interamente scavata all’interno di un grande nucleo fatto di blocchi di tufo che sono stati identificati con il podio dell’Ara Massima di Ercole. A differenza della gran parte delle chiese romane del periodo, questa non non era sorta sulla tomba di un martire tuttavia ebbe anch’essa la sua cripta.
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Glossario:
Abside: costruzione, spesso facente parte di un più complesso edificio, a pianta per lo più semicircolare, ma anche poligonale o varia, coperta da una calotta semisferica (catino); elemento tipico dell’architettura romana, si ritrova soprattutto nella chiesa cristiana, ove si apre al fondo della navata centrale e talvolta anche di quelle laterali e dei due bracci del transetto (Enciclopedia Treccani, s.v.)
Ciborio: tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia foggia sostenuta da quattro colonne, che nelle basiliche cristiane sovrastava l’altare (Enciclopedia Treccani).
Cripta: in senso generico, complesso dei sotterranei di un edificio pubblico, per lo più di carattere sacro o cimiteriale, sistemati in modo da consentirne l’accesso e l’uso in relazione con la destinazione dell’edificio stesso. In partic., complesso di vani che si sviluppa nella zona sotterranea di una chiesa, in tutta la sua estensione o limitatamente ad alcune parti (l’altare e il presbiterio: parte della basilica cristiana riservata al vescovo e al clero, situata in fondo alla navata centrale e terminata dall’abside) (Enciclopedia Treccani, s.v.)
Navata: in architettura, ambiente interno a sviluppo longitudinale, delimitato ai lati da muri o file di colonne o altri sostegni della copertura, che costituisce una struttura compositiva peculiare e tradizionale di basiliche e chiese (Enciclopedia Treccani, s.v.)
Pronao: parte anteriore di un edificio, sacro o profano, anche moderno (“Dizionario di Archeologia”, in ARCHEO, Suppl. n.10/2001, s.v.)
Schola Cantorum: nelle antiche basiliche cristiane, spazio antistante all’altare riservato ai cantori e delimitato da un recinto (Enciclopedia Treccani, s.v.)
Timpano: nell’edificio templare è la superficie triangolare compresa tra le cornici inclinate del frontone e l’architrave; può essere decorato con una figurazione a rilievo o a tutto tondo (Fonte: www.archeologia.beniculturali.it).
Bibliografia:
T.C.I., Roma. Guida d’Italia, Milano 2007
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