Bolsena ha origine dalla città etrusca di Velsa, in latino Volsinii, tra le più potenti della federazione lucumonica. Ma nel 280 a.C. fu soggiogata dai Romani che costrinsero gli abitanti a spostarsi dalla collina al luogo dell’attuale città, diventando poi municipio sotto l’impero di Augusto.
Nel VIII secolo passò dai Longobardi della Tuscia a patrimonio della Chiesa. Successivamente, fu presa da Orvieto dalla quale riuscì a liberarsi ma fu nuovamente riconquistata nel 1294.
Nel 1375 si ribellò alla Chiesa dietro istigazione della casata orvietana dei Monaldeschi della Cervava, e papa Gregorio XI dopo due anni, ne fece abbattere le mura. Fu concessa per qualche tempo in contea a Monaldeschi ma ritornò alla Chiesa nel 1451.
Oggi è una graziosa località che sorge sull’omonimo lago, il più grande di origine vulcanica in Europa, con un borgo medievale fatto di stradine caratteristiche – tra le quali Corso Cavour dove è tuttora riconoscibile la Via Francigena – tutte adornate dalle terraccotte realizzate dagli artisti del Laboratorio “La Medusa”.
Prima di entrare al borgo tramite l’accesso monumentale, ovvero Porta San Francesco nell’attuale Piazza Matteotti, si vede sullo sfondo in alto a destra, la vecchia chiesetta del SS. Salvatore in Castello e, immediatamente sulla sinistra, l’ex Chiesa di San Francesco con al suo interno, l’attuale Teatro Comunale.
All’interno del borgo troviamo inoltre, la Fontana di San Rocco nell’omonima piazza, nonché la Basilica di Santa Cristina, monumento di notevole importanza artistica e religiosa – clicca qui per approfondire – la Rocca Monaldeschi della Cervava ossia, il Castello di Bolsena che custodisce il Museo territoriale e l’Acquario di Bolsena e dove, camminando tra le torri sulla sua parte più alta, è possibile ammirare da un lato, il suggestivo panorama del borgo dal bruno tufaceo sul lago incorniciato dall’azzurro del cielo, e dall’altro, è ben visile la Chiesa del SS. Salvatore. Sia al Castello che al Museo, è consentito all’accesso ai nostri amici a quattro zampe purchè siano opportunamente tenuti al guinzaglio.
Proseguendo tra le stradine si giunge all’uscita – se così possiamo dire – ovvero Porta Fiorentina.
Scorcio da una delle stradine che compongono il borgo storico (Ph Mariapia Statile)
Uno scorcio dal Corso Cavour (Ph Mariapia Statile)
Particolare con una delle tante terrecotte realizzate dagli artisti del Laboratorio “La Medusa”, che adornano le stradine del borgo storico (Ph Mariapia Statile)
Il Laboratorio artistico “La Medusa” e l’esposizione di alcune delle sue opere (Ph Mariapia Statile)
Uno scorcio da una delle stradine del borgo storico (Ph Mariapia Statile)
Particolari lungo le stradine del borgo antico (Ph Mariapia Statile)
Uno scorcio da una delle stradine del borgo storico con sullo sfondo Porta Fiorentina (Ph Mariapia Statile)
A destra: Porta San Francesco (1548) accesso monumentale al borgo medievale; al centro sullo sfondo: la vecchia chiesetta del SS. Salvatore in Castello; infine, a sinistra: l’ex Chiesa di San Francesco (inizio XIII sec.- inizialmente in onore alla Natività di Maria Santissima. In seguito, quando dopo l’approvazione dell’Ordine Francescano, la chiesa fu dedicata a San Francesco) con al suo interno, l’attuale Teatro comunale (Ph Mariapia Statile)
L’ex Chiesa di San Francesco (inizio XIII sec.- inizialmente in onore alla Natività di Maria Santissima. In seguito, quando dopo l’approvazione dell’Ordine Francescano, la chiesa fu dedicata a San Francesco)con al suo interno l’attuale Teatro comunale (Ph Mariapia Statile)
Particolare del portale d’ingresso in stile gotico dell’ex Chiesa di San Francesco (Ph Mariapia Statile)
Particolare del portale d’ingresso in stile gotico dell’ex Chiesa di San Francesco (Ph Mariapia Statile)
Particolare della facciata dell’ex Chiesa di San Francesco con il portale d’ingresso in stile gotico (Ph Mariapia Statile)
Piazza Matteotti (Ph Mariapia Statile)
Corso Cavour, l’asse stradale dove è tuttora riconoscibile il percorso della Via Francigena (Ph Mariapia Statile)
Uno scorcio dal Corso Cavour (Ph Mariapia Statile)
Uno scorcio dal Corso Cavour (Ph Mariapia Statile)
Uno scorcio dal Corso Cavour (Ph Mariapia Statile)
Piazza San Rocco (Ph Mariapia Statile)
Fontana di San Rocco, seconda metà del 1400 (Ph Mariapia Statile)
Particolare della Fontana di San Rocco, seconda metà del 1400 (Ph Mariapia Statile)
Basilica di Santa Cristina, XI sec. (Ph Mariapia Statile)
Particolare della facciata della Basilica di Santa Cristina (Ph Mariapia Statile)
Interno della Basilica di Santa Cristina, XI sec. (Ph Mariapia Statile)
Basilichetta ipogea di Santa Cristina con la Statua della Santa nel sonno della morte (XV sec.), ingresso alla Cripta (XIX sec.) contenente il sarcofago della Santa (IV sec.), e gli Affreschi (XV-XVI sec.) – (Ph Mariapia Statile)
Altare del Miracolo di Santa Cristina (VIII sec.) all’interno della Cappella del Corpo di Cristo (XVI sec.) -(Ph Mariapia Statile)
Borgo di Bolsena che si affaccia sull’omonimo lago, visti dall’alto della Rocca Monaldeschi della Cervara (Ph Mariapia Statile)
Rocca Monaldeschi della Cervara: ingresso (Ph Mariapia Statile)
MeLa in visita al lapidarium all’interno del Museo territoriale del lago di Bolsena (Ph Mariapia Statile)
Presso il bookshop situato all’ingresso del Museo Territoriale del lago di Bolsena (Ph Mariapia Statile)
Sulla parte alta della Rocca Monaldeschi della Cervara con sullo sfondo, la nuova Chiesa del SS. Salvatore (Ph Mariapia Statile)
MeLa sulla parte più alta della Rocca (Ph Mariapia Statile)
Rocca Monaldeschi della Cervara: interno con la scala moderna per accedere alla parte alta (Ph Mariapia Statile)
Il cielo su Bolsena al tramonto (Ph Mariapia Statile)
Il Lago di Bolsena (Ph Mariapia Statile)
Il Lago di Bolsena. Si intravede la sagoma della Rocca Monaldeschi della Cervara (Ph Mariapia Statile)
Panoramica con il borgo storico di Bolsena dal suo colore bruno conferitogli dalla roccia tufacea (Ph Mariapia Statile)
Il borgo di Bolsena visto dall’alto della Rocca Monaldeschi della Cervara (Ph Mariapia Statile)
La nuova Chiesa del SS. Salvatore che risale al XV sec. e presenta importanti restauri eseguiti agli inizi del XX secolo a causa di un incendio avvenuto nel 1914 (Ph Mariapia Statile)
La nuova Chiesa del SS. Salvatore: particolare della facciata con rosone (risale al XV sec. e presenta importanti restauri eseguiti agli inizi del XX secolo a causa di un incendio avvenuto nel 1914 – (Ph Mariapia Statile)
Suggestivi vicoletti del borgo antico (Ph Mariapia Statile)
Porta Fiorentina, seconda metà del 1500 (Ph Mariapia Statile)
Porta Fiorentina con sullo sfondo la Rocca Monaldeschi della Cervara e il sottostante palazzo rinascimentale del cardinale Tiberio Crispo (oggi proprietà dei principi Drago) – (Ph Mariapia Statile)
Uno scorcio del borgo storico (Ph Mariapia Statile)
Bibliografia: AA.VV., Lazio. Guida d’Italia, Touring Club Italiano, Verona 2007
P. Tamburini, Il Museo territoriale di Bolsena. Guida alla scoperta, Acquapendente, 2017.