“L’insula dell’Ara Coeli a Roma”
[Foto nel testo ©Mariapia Statile]
Si tratta di un’importante testimonianza dell’architettura edilizia romana: un antico condominio romano del II sec. d.C. in opera laterizia, situato alla base della scalinata che conduce alla Basilica dell’Ara Coeli.
Le insulae romane erano case in affitto che nella Roma Imperiale consentivano di soddisfare l’esigenza di alloggi per una popolazione che in città era in continua crescita. Quindi, per far fronte alla carenza di terreni edificabili si costruivano edifici sviluppati in altezza.
L’insula dell’Ara Coeli era composta da 5 piani in parte ancora oggi conservati: il piano terra con le tabernae (botteghe), il piano superiore, dove vi alloggiava il gestore, e poi gli altri piani collegati mediante una scala interna ma di epoca medievale.
Nella foto 4 è ben visibile la lunetta con affresco cristiano raffigurante la Deposizione di Cristo tra il pianto della Madonna e di San Giovanni pertinente la Chiesa di San Biagio de Mercato (o de Mercatello) costruita nel XII secolo proprio sui resti dell’insula romana, come testimonia il campanile romanico (vedi Foto 2). Si tratta di una chiesa sconsacrata il cui nome deriverebbe dal mercato che vi si svolgeva davanti ad essa.
E’ su questa chiesa che nel 1653 fu costruita un’altra chiesa dedicata a Santa Rita da Cascia, che negli anni ’30 fu smontata (per essere ricostruita all’angolo di via Montanara) e qui furono scoperti i resti dell’Insula dell’Ara Coeli, che si decise di conservare.
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