Museo Civico Archeologico di Bologna: nuovo percorso di accessibilità

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Settore Musei Civici Bologna | Museo Civico Archeologico

Il Museo Civico Archeologico di Bologna presenta un nuovo percorso di accessibilità per avvicinarsi e avvicinare le persone con disabilità, sperimentato nell’ambito del progetto “Musei Speciali per Tutti” promosso dal Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna.

Museo Civico Archeologico, Sala Conferenze
Via dell’Archiginnasio 2, Bologna
www.museibologna.it/archeologico

 

Bologna, 2 dicembre 2022 – In occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità proclamata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite il 3 dicembre, il Museo Civico Archeologico di Bologna presenta un nuovo percorso di accessibilità realizzato nell’ambito del progetto “Musei Speciali per Tutti”, proposto e sostenuto dall’ex IBACN (Istituto Beni Artistici Culturali e Naturali dell’Emilia Romagna), oggi Settore Patrimonio culturale all’interno dell’Assessorato alla cultura e paesaggio della Regione Emilia-Romagna, per promuovere l’inclusione delle persone con disabilità e garantire a tutti un accesso arricchito al pieno godimento del patrimonio artistico, culturale e naturale.

L’iniziativa regionale ha promosso un ampio e fecondo confronto con i diversi soggetti interessati – dalle persone con disabilità e le loro associazioni ai musei, dalle istituzioni culturali al mondo della scuola e della formazione – con il fine di promuovere, anche attraverso ausili funzionali e specifici, il ruolo attivo degli utenti con disabilità motorie, sensoriali e cognitive, permettendo loro di comprendere e fruire pienamente delle opere museali.

La sperimentazione di buone prassi inclusive e partecipative è stata avviata nel 2016 per promuovere l’adozione delle “Linee Guida per il godimento del patrimonio museale dell’Emilia-Romagna per persone con disabilità” elaborate dall’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e approvate nel novembre 2015.
Nello spirito di una progettazione universalistica capace di giusti accomodamenti, l’impegno che ha guidato il gruppo di lavoro nella redazione del documento programmatico è stato quello di rendere la visita ai musei un’esperienza sensoriale completa e inclusiva non solo per le persone con disabilità, ma arricchendo le sedi museali e favorendo le stesse comunità territoriali di riferimento.

“Musei Speciali per Tutti” ha visto la partecipazione di nove musei selezionati nei nove ambiti provinciali della regione Emilia-Romagna, in collaborazione con gli istituti scolastici di riferimento individuati dall’Ufficio scolastico regionale, con l’obiettivo della definizione di chiavi interpretative del carattere generale del museo o di temi specifici relativi a percorsi tra i beni del museo e/o correlati col territorio.

Individuato per l’Area di Bologna, per diventare “Speciale” il Museo Civico Archeologico ha stabilito come obiettivo la predisposizione di un percorso semplificato, inclusivo – cioè offerto a chiunque entri in museo -, fruibile in autonomia e senza prenotazione per le sale espositive che documentano la storia di Bologna nell’antichità dalla preistoria all’età romana.
Il focus riguarda l’evoluzione dell’assetto sociale delle diverse comunità insediate nel territorio bolognese attraverso la chiave di lettura del femminile e del maschile: i materiali rinvenuti nelle sepolture, gli ornamenti caratteristici dell’abbigliamento e gli indicatori delle attività svolte da uomini e donne. Si parte dai primi, rudimentali strumenti usati dall’uomo nel nostro territorio, come chopper e bifacciali, per arrivare all’età romana, con le stele, come quella dei Corneli, che ci restituiscono i nomi e le rappresentazioni di uomini e donne.

A segnare il lungo percorso intermedio, le copie degli oggetti – fra cui spiccano ad esempio l’askos Benacci, il tintinnabulo della Tomba degli Ori, i bronzetti di Monteacuto Ragazza, la spada gallica di Ceretolo – permettono di entrare in dialogo sensoriale diretto con alcuni dei capolavori del museo.

Il percorso si articola attraverso sei postazioni su cui sono disposte le repliche realizzate in plastica biodegradabile, con tecnologia di stampa 3D, di 39 reperti archeologici rinvenuti a Bologna e nel suo territorio, ciascuna corredata di breve didascalia in italiano e in inglese. In alcune stazioni sono presenti anche schede su carta speciale a microcapsule con immagini a rilievo degli oggetti selezionati o di dettagli degli stessi.
Grazie all’inserimento di sensori di prossimità con tecnologia beacon il visitatore è guidato attraverso le singole tappe dalla video-audio guida di AmaCittà, un’applicazione scaricabile gratuitamente su smartphone e tablet sviluppata da Janus software company. La video-audio guida offre una narrazione della storia della città antica, oltre alla descrizione degli oggetti selezionati, e permette implementazioni quali didascalie semplificate per ipovedenti, disegni di supporto e approfondimenti.

Alla base del progetto si è posto il confronto tra il museo e le tre scuole secondarie di secondo grado selezionate nell’area metropolitana, aventi indirizzi diversi: un liceo artistico (Liceo Artistico “Francesco Arcangeli” di Bologna, in particolare una classe della sezione di grafica), un liceo psicopedagogico (Liceo “Laura Bassi” di Bologna) e un istituto tecnico (Istituto di Istruzione Superiore “Giordano Bruno” di Budrio). Grazie ai loro differenti interessi e sensibilità, gli studenti e le studentesse coinvolti hanno dato un contributo fondamentale per la strutturazione e la verifica della validità del percorso. Attori della sperimentazione e principali interlocutori del Museo Civico Archeologico sono risultati, in particolare, quattro allievi con disabilità. Il confronto con loro e i suggerimenti dei docenti referenti hanno fornito preziose indicazioni per rendere più efficace e immediata la comprensione degli oggetti selezionati per il percorso.

Agli studenti del Liceo Artistico “Francesco Arcangeli”, che hanno anche effettuato un progetto di “alternanza scuola-lavoro” con il museo negli anni 2017-2019, guidati dai docenti Maria Flaminia Cipriani, Daniela Davoli e Paola Sapori, si deve inoltre la progettazione e l’elaborazione della linea grafica delle singole postazioni e della segnaletica del percorso.

Gruppo di lavoro
• Museo Civico Archeologico: Paola Giovetti (direttrice), Laura Bentini, Anna Dore (Servizi educativi), Elena Maria Canè, Rocco Ciardo, Angelo Febbraro (Laboratorio di Restauro)
• Settore Patrimonio culturale Regione Emilia-Romagna (già IBACN): Cristina Ambrosini (responsabile), Giovanni Battista Pesce e Maria Pia Guermandi (coordinatori), Costantino Ferlauto, Matteo Fornaciari, Emilio Vitola (referenti)
• Scuole secondarie di secondo grado: Liceo Artistico “Francesco Arcangeli”, Bologna; Liceo “Laura Bassi”, Bologna; Istituto di Istruzione Superiore “Giordano Bruno”, Budrio
• Janus software company: Tullio Giambi, Mauro Fernandez con la collaborazione di Naresh Coppola Neri.

Il progetto “Musei Speciali per Tutti”
Nell’ambito di una sperimentazione delle “Linee Guida per il godimento del patrimonio museale della Regione Emilia-Romagna per le persone con disabilità”, elaborate dall’allora IBC – Istituto per i Beni Culturali, ora Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, il progetto “Musei Speciali per Tutti” ha coinvolto nove istituzioni culturali del territorio regionale.
Il primo passo è stato quello di realizzare fogli a capsule per la lettura tattile di alcuni beni esposti nei musei e la riproduzione in 3D di altri; si è poi valorizzato ulteriormente il percorso allestitivo mettendo a disposizione un leggio che rende possibile la lettura di alcune opere normalmente inaccessibili, incrementando il godimento del bene riprodotto e della copia. Delle opere selezionate è stata realizzata la riduzione simbolica in bianco e nero, resa poi tangibile attraverso l’uso della carta a capsule. Il leggio, che prevede la presenza di un sensore di prossimità che avverte dell’utilizzo della riproduzione, permette di attivare l’app con la video-audio lettura dell’immagine tattile, in un’ottica di chiara utilità nell’accesso e nella valorizzazione sia del singolo bene, apprezzabile attraverso successivi approfondimenti, sia di più beni in prossimità.

La realizzazione del progetto all’interno dei Musei ha previsto anche il coinvolgimento di alcune scuole, permettendo alla creatività degli studenti di esprimersi nell’ideazione e allestimento delle postazioni per i modelli 3D ed i leggii per i modelli in fogli a capsule.

La sperimentazione ha visto il coinvolgimento dei seguenti musei:
Museo di Storia Naturale – Piacenza
Museo Naturalistico del Parco dello Stirone e del Piacenziano – Scipione Ponte
Musei Civici Reggio Emilia – Palazzo dei Musei – Reggio Emilia
Museo della bilancia – Campogalliano
Museo Civico Archeologico – Bologna
Ecomuseo Valli d’Argenta – Argenta
Museo d’Arte della città di Ravenna – Ravenna
Palazzo Romagnoli – Forlì
Museo della Città – Rimini

         

Informazioni:
Museo Civico Archeologico
Via dell’Archiginnasio 2 | 40124 Bologna
Tel. 051 2757211
www.museibologna.it/archeologico
mca@comune.bologna.it
Facebook: Museo Civico Archeologico di Bologna
YouTube: Museo Civico Archeologico di Bologna

Orari di apertura:
lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 9-19
sabato, domenica, festivi ore 10-20
chiuso martedì non festivi

Settore Musei Civici Bologna:
www.bolognamusei.it
Instagram: @bolognamusei

Informazioni su Musei Speciali per Tutti:
patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it/musei/retrospettiva/godimento-del-patrimonio-culturale-e-disabilita

 

Glossario:
Askos: tipo di vaso la cui forma richiama figure di animali o anche rigonfio al centro con beccuccio laterale e ansa superiore arcuata, variamente ornato, diffuso in Grecia e in Italia già in epoca preistorica e perdurante fino al periodo classico ed ellenistico (Enciclopedia Treccani, s.v.
Chopper: genericam., strumento da taglio. In partic., in paletnologia, arnese, di solito ricavato da un ciottolo o arnione di selce, a una estremità del quale si è creato un margine tagliente mediante scheggiature su una sola faccia; è frequente nelle industrie del periodo paleolitico inferiore e medio in Asia e Africa, e presente anche nelle culture paleolitiche europee (Enciclopedia Treccani, s.v.)
Fibula: termine latino indicante, generalmente, un fermaglio da veste in metallo usato per fissare o chiudere parti di vestiario sia maschile che femminile (Fonte: www.archeologia.beniculturali.it/
Tintinnabulo: piccoli campanelli di bronzo o di ferro, di dimensioni e di forme varie (quadrangolari, cilindrici, a tronco di cono) ci sono pervenuti dall’antichità (Enciclopedia Treccani, s.v.)

RIPRODUZIONE RISERVATA ©OsservArcheologiA

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