Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna 12-18 febbraio 2021

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ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI
Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna
12 – 18 febbraio 2021

Bologna, 11 febbraio 2021 – In ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2021, dal 2 febbraio 2021 e fino al permanere della Regione Emilia-Romagna in zona gialla, salvo ulteriori disposizioni governative, tutti i musei dell’Istituzione Bologna Musei sono aperti al pubblico secondo giorni e orari differenziati, con esclusione dei giorni di sabato, domenica e festivi.
Accanto al palinsesto degli appuntamenti online, sono fruibili le attività in presenza con nuovi progetti e visite guidate alle mostre e alle collezioni permanenti.

IN EVIDENZA

sabato 13 febbraio
ore 17.30: incontro online
“Gusto e alimentazione nell’antica Bononia”
Il Museo Archeologico propone un incontro online per il pubblico adulto a cura di ASTER.
Le abitudini alimentari e i momenti conviviali nel periodo romano attraverso i reperti della collezione romana e le opere di scrittori e poeti. Chiacchierando proveremo a preparare una semplice ricetta tramandata dalle fonti romane giunte fino ad oggi.
Questi gli ingredienti e gli strumenti necessari per partecipare all’attività: 2550 gr di ricotta (meglio se di pecora); 120 gr di farina; 1 uovo; sale fino; olio di oliva; 10-20 foglie di alloro; 1 ciotola; 1 forchetta; teglia o placca da forno; possibilità di cuocere in forno.
L’incontro si terrà tramite la piattaforma Zoom accedendo alla data e ora prefissati tramite questo link: https://zoom.us/j/92799713787?pwd=ZFJjWklSN1ZkNlN4MU9NNnNGSnMvQT09.
ID riunione: 927 9971 3787
Passcode: 159247

PER I BAMBINI
sabato 13 febbraio
ore 15: laboratorio online
“Harry Potter e la camera dei segreti al Museo Davia Bargellini”
Laboratorio online per bambini da 6 a 11 anni a cura di RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza.
Conoscete la storia delle quattro case di Hogwarts e dei loro fondatori? Sapete quali sono i loro simboli? Attraverso la lettura di brani tratti dal secondo libro di Harry Potter riscopriremo le loro vicende per poi avventurarci nella ricerca di animali, figure mitologiche e simboli che le antiche casate bolognesi utilizzavano nei loro stemmi per realizzarne uno del tutto originale. Il laboratorio si concluderà con la creazione di uno stemma personalizzato.
Possibilità di replica alle ore 16.30.
Prenotazione obbligatoria solo via email all’indirizzo musarteanticascuole@comune.bologna.it (entro le ore 20 di venerdì 12 febbraio).
Agli iscritti sarà inviato un link per il collegamento.
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 16: laboratorio online
“Una vita di profilo”
Il Museo Archeologico propone un laboratorio online per ragazzi da 8 a 11 anni a cura di ASTER.
La guida farà conoscere ai ragazzi i segreti dell’arte nell’antico Egitto, portandoli a scoprire le tecniche utilizzate per decorare templi e tombe. Pronti a realizzare un’opera d’arte in stile egizio?
Elenco dei materiali necessari per il laboratorio: foglio di carta bianco A4; matita, gomma; righello di almeno 22 cm; pastelli, pennarelli, colori a cera o a tempera a piacere.
Prenotazione obbligatoria esclusivamente online:
http://www.museibologna.it/archeologico/eventi/47655/date/2021-01-26/date_from/2021-01-26/offset/5/id/103888.
Il laboratorio si terrà tramite la piattaforma Zoom.
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 16.30: laboratorio online
“Il Museo da casa: La fata Elettricità”
In diretta dalle sale del Museo del Patrimonio Industriale, un’attività online per ragazzi da 8 a 12 anni.
Alla fine del XIX secolo si diffuse in Europa e in America il fenomeno della “fisica popolare” col quale si mostravano al grande pubblico le curiosità del mondo scientifico, percepito allora come invisibile e misterioso e che suscitava sorpresa e meraviglia. È proprio in quel contesto che il fenomeno elettrico assunse il curioso nome di “Fata elettricità”.
Durante il collegamento i ragazzi, trasformandosi in piccoli scienziati, assisteranno ad alcuni esperimenti in diretta e, con semplici materiali recuperabili a casa, realizzeranno loro stessi piccole prove guidati in remoto dall’operatore.
Partendo dall’invenzione della pila di Volta, che consente per la prima volta di utilizzare un generatore di corrente elettrica, si ripercorreranno a ritroso le tappe più significative delle scoperte legate all’elettricità: dalle macchine elettrostatiche in grado di produrre scintille, alle prove col “pendolino elettrico” fino ad arrivare ai primi esperimenti sull’elettricità statica di Talete di Mileto.
Prenotazione obbligatoria (entro le ore 13 di venerdì 12 febbraio) allo 051 6356611 oppure a museopat@comune.bologna.it.
Agli iscritti sarà inviato un link con le indicazioni dei materiali da reperire per il collegamento.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

domenica14 febbraio
ore 16.30: laboratorio online
“Il Museo da casa: giocare con l’aria”
Il Museo del Patrimonio Industriale propone un’attività online per ragazzi da 8 a 12 anni.
Sin dall’antichità alcune particolari caratteristiche dell’aria sono state sfruttate per far funzionare macchinari come il celebre Tempio di Erone e successivamente per consentire all’uomo di staccarsi dal suolo e volare.
Durante il collegamento i ragazzi, trasformandosi in piccoli scienziati, assisteranno ad alcuni esperimenti in diretta e, con semplici materiali recuperabili a casa, realizzeranno loro stessi piccole prove guidati in remoto dall’operatore. Esperimenti, prove e giochi consentiranno di approfondire alcune caratteristiche dell’aria e le sue applicazioni in campo tecnologico.
Nel corso dell’attività si scoprirà la composizione chimica dell’aria con modelli e semplici prove. Un esperimento con un phon e una pallina servirà a raccontare la storia di Bernoulli e la nascita dell’aerodinamica.
Infine i giovani costruttori si cimenteranno nella realizzazione di piccoli oggetti volanti.
Prenotazione obbligatoria (entro le ore 13 di venerdì 12 febbraio) allo 051 6356611 oppure a museopat@comune.bologna.it.
Agli iscritti sarà inviato un link con le indicazioni dei materiali da reperire per il collegamento.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

martedì 16 febbraio
ore 17.30: laboratorio online
“Evviva il Carnevale!”
In occasione della mostra “Le plaisir de vivre. Arte e moda del Settecento veneziano dalla Fondazione Musei Civici di Venezia” in corso al Museo Davia Bargellini, i Musei Civici d’Arte Antica propongono un laboratorio online per bambini da 5 a 7 anni e famiglie a cura di Ilaria Negretti, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza.
Arlecchino, Pulcinella, Pantalone, Balanzone aspettano i bambini per raccontare la loro storie e per illustrare lo splendido teatrino per marionette del museo. L’attività si concluderà con la realizzazione di un teatrino personalizzato.
Prenotazione obbligatoria solo via mail all’indirizzo musarteanticascuole@comune.bologna.it (entro le ore 20 di venerdì 12 febbraio).
Info: www.museibologna.it/arteantica

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 12 febbraio
ore 15: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Poets in the Museum”
“Poets in the Museum” (Poeti nel museo) è un progetto che accoglie un gruppo di poeti bolognesi nelle sale del MAMbo per leggere, scrivere e condividere il proprio lavoro. Ideato dalla scrittrice e traduttrice Allison Grimaldi Donahue in collaborazione con Caterina Molteni, assistente curatrice del museo, “Poets in the Museum” nasce dal desiderio di avvicinare il lavoro del poeta a quello dell’artista, esplorando nuovi approcci di scrittura d’arte, possibili grazie al coinvolgimento di poeti e non solo di critici o curatori.
Fino al 19 febbraio, ogni venerdì dalle ore 15, due poeti si muovono liberamente per le sale del primo piano, leggendo testi inediti ispirati alla collezione permanente del MAMbo. Le prime due incursioni poetiche, che si sono svolte a musei chiusi, sono state registrate in video e vengono rese visibile sul canale YouTube MAMbo channel, insieme alle successive.
Con la riapertura, oltre all’opzione video, il pubblico può seguire e ascoltare le letture anche in presenza.
“Poets in the Museum” coinvolge Vito Bonito, Domenico Brancale, Allison Grimaldi Donahue, Eleanora Luccarini, Marilena Renda e Federica Scaringello.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto)

ore 17.30: “MAMbo quotidiano”
Tutti i venerdì una visita guidata per mettere in relazione la collezione permanente MAMbo con una differente opera del Museo Morandi.
Prenotazione obbligatoria a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del giorno stesso).
Max 10 partecipanti.
Ingresso: € 4,00 a partecipante + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.mambo-bologna.org

ore 17: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Le plaisir de vivre. Arte e moda del Settecento veneziano dalla Fondazione Musei Civici di Venezia”
Visita guidata alla mostra a cura di Angela Lezzi, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza.
Prenotazione obbligatoria allo 051 236708 (dal martedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 14).
Ingresso: € 4,00 a partecipante. Per i possessori di Card Cultura € 3,00
Info: www.museibologna.it/arteantica

sabato 13 febbraio
ore 15: incontro online sulla piattaforma Google Meet

“Nuovo Forno del Pane Public Program: incontro con Flavia Monceri e Giovanni Rendina”
Il Nuovo Forno del Pane è lieto di presentare l’ultimo appuntamento del suo Public Program: una serie di incontri concepiti dagli artisti in residenza come un programma di autoformazione aperto al pubblico. Il 13 febbraio a partire dalle ore 15 si svolgerà online e presso il MAMbo (per le artiste e gli artisti in residenza) un pomeriggio di studio, moderato da Giovanni Rendina, che vedrà ospite il Flavia Monceri, professore ordinario di Filosofia politica all’Università del Molise, dove insegna anche Studi di genere.
L’evento sarà diviso in due momenti: una prima parte pensata come una lezione interattiva, in cui Monceri introdurrà i concetti centrali della sua ricerca quali l’identità e l’identificazione, riconducendoli principalmente all’ambito delle teorie e studi di genere, queer e transgender.
Nella seconda parte dell’evento, a carattere seminariale e a porte chiuse per i soli artisti, Giovanni Rendina introdurrà il caso studio dell’artista Jimmie Durham, ponendo l’accento sui temi dell’identificazione, dell’autodeterminazione e dell’autorappresentazione.
La prima parte dell’evento è aperta al pubblico online, al seguente link, attivo dalle ore 15 di sabato 13 febbraio: https://meet.google.com/xuq-wntw-uus.
Info: www.mambo-bologna.org

domenica 14 febbraio
ore 17: incontro online
“Comizi d’amore”
Incontro online per il pubblico adulto a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Un percorso per scoprire la poetica di alcuni artisti del Nuovo Forno del Pane e farci raccontare il loro “primo amore”. Quali maestri del passato li hanno ispirati? Quali opere li emozionano di più? Quando hanno capito di essere innamorati dell’arte? Grazie alle loro parole anche noi potremo cercare e scegliere l’opera che più ci fa battere il cuore.
Prenotazione obbligatoria a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 di venerdì 12 febbraio).
Info: www.mambo-bologna.org

lunedì 15 febbraio
ore 20: pagina Facebook Museo civico del Risorgimento – Certosa di Bologna
“La Storia #aportechiuse con Elena Musiani”
Con Elena Musiani (storica), in diretta Facebook su Museo civico del Risorgimento – Certosa di Bologna: www.facebook.com/museorisorgimentobologna/ con un intervento dedicato a Caterina Franceschi Ferrucci (1803–1887): scrittrice, poetessa, educatrice e fervente patriota. Nel 1827 sposa Michele Ferrucci e si trasferisce a Bologna, dove dal 1829 il marito occupa la cattedra universitaria di Arte oratoria e Poetica latina e italiana.
“La Storia #aportechiuse” propone un palinsesto di dirette Facebook che vede alternarsi diverse voci per condividere insieme l’arte e la storia, occasioni per stare qualche minuto in compagnia e offrire spunti per approfondire da casa eventi, persone, opere d’arte del nostro paese.
Al termine di ogni diretta gli utenti possono dialogare con l’autore del contributo video nei commenti al video stesso. Testi, documenti e video di approfondimento sono segnalati da specifici post.
Il progetto è realizzato dal Museo civico del Risorgimento in collaborazione con 8cento APS, Associazione Didasco e Associazione Amici della Certosa di Bologna.
Tutti gli interventi de “La Storia #aportechiuse” sono raccolti nella pagina YouTube Storia e Memoria di Bologna.
Info: www.museibologna.it/risorgimento

martedì 16 febbraio
ore 20: pagina Facebook Museo civico del Risorgimento – Certosa di Bologna
“La Storia #aportechiuse con Mirtide Gavelli”
Con Mirtide Gavelli (storica e curatrice del Museo civico del Risorgimento), in diretta Facebook su Museo civico del Risorgimento – Certosa di Bologna: www.facebook.com/museorisorgimentobologna/ con un intervento dedicato alla Costituzione della Repubblica Romana del 1849, promulgata in Campidoglio il 3 luglio quando già le truppe francesi stavano occupando la città. Testo organico ed equilibrato, era particolarmente avanzato, perché alla sua redazione avevano collaborato le migliori e più avanzate menti della penisola.
“La Storia #aportechiuse” propone un palinsesto di dirette Facebook che vede alternarsi diverse voci per condividere insieme l’arte e la storia, occasioni per stare qualche minuto in compagnia e offrire spunti per approfondire da casa eventi, persone, opere d’arte del nostro paese.
Al termine di ogni diretta gli utenti possono dialogare con l’autore del contributo video nei commenti al video stesso. Testi, documenti e video di approfondimento sono segnalati da specifici post.
Il progetto è realizzato dal Museo civico del Risorgimento in collaborazione con 8cento APS, Associazione Didasco e Associazione Amici della Certosa di Bologna.
Tutti gli interventi de “La Storia #aportechiuse” sono raccolti nella pagina YouTube Storia e Memoria di Bologna.
Info: www.museibologna.it/risorgimento

giovedì 18 febbraio
ore 11-13: diretta su www.neuradio.it
Nuovo Forno del Pane. “Breaking Bread. Condividiamo l’arte”
Giovedì 18 febbraio dalle ore 11 alle 13 va in onda una nuova puntata di “Breaking Bread – Condividiamo l’arte”, il format radiofonico settimanale dagli studi della Sala delle Ciminiere del MAMbo a cura di NEU RADIO, per documentare e raccontare le attività del Nuovo Forno del Pane aprendo una finestra sul mondo dell’arte a partire dal distretto culturale bolognese fino a nuovi confini geografici. In studio Moreno Mari, Carlotta Chiodi e Claudio Musso.
Info: www.mambo-bologna.org

ore 17: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Spirti impietrati. Alberto di Giorgio Martini interpreta le sculture delle Collezioni Comunali d’Arte”
Visita guidata alla mostra a cura di Paolo Cova, RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza.
Ingresso: € 4,00 per la visita guidata + biglietto museo. Per i possessori di Card Cultura € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 17.30: Casa Morandi
“Visita guidata a Casa Morandi”
Una visita guidata alla dimora-studio dove il maestro bolognese ha vissuto e lavorato dal 1910 al 1964, in via Fondazza, 36 a Bologna.
Prenotazione obbligatoria a mamboedu@comune.bologna.it (entro le ore 13 del giorno stesso).
Max 10 partecipanti.
Ingresso: € 4,00 a partecipante. Per i possessori di Card Cultura € 3,00
Info: www.mambo-bologna.org

ore 20.30: incontro online
“Bolognesi a Roma. Paesaggi dal vero nella pittura dell’Ottocento”
Un incontro online con Ilaria Chia, a cura del Museo civico del Risorgimento.
Ilaria Chia ci accompagna in un percorso per immagini attraverso le vedute romane realizzate dagli artisti bolognesi nel corso dell’Ottocento. Il soggiorno nell’Urbe, incentivato da viaggi e borse di studio, segna già nel primo decennio dell’Ottocento la scoperta della pittura en plein air. Un’arte del paesaggio che si esercita direttamente sul dato reale e non più sulla scorta di modelli ideali. La natura arcadica di Vincenzo Martinelli lascia il posto agli schizzi dal vero di Rodolfo Fantuzzi ed alle tele intrise di effetti atmosferici del romagnolo Giovanbattista Bassi. Atmosfere romantiche pervadono i «notturni» di Giuseppe Termanini, che anticipano gli incanti lunari di Mario de Maria, noto come Marius Pictor. Sul finire del secolo il bolognese Enea Monti, allievo del Collegio Venturoli, dipinge i suoi delicati acquerelli romani.
Prenotazione obbligatoria solo via email a museorisorgimento@comune.bologna.it (entro le ore 20 di mercoledì 17 febbraio).
Info: www.museibologna.it/risorgimento

MOSTRE

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“RE-COLLECTING. Castagne matte”, fino al 14 febbraio 2021
Nell’ambito del ciclo “RE-COLLECTING”, ideato da Lorenzo Balbi, che indaga aspetti particolari, opere e temi delle collezioni MAMbo e Museo Morandi, “Castagne matte”, a cura di Caterina Molteni, visibile nella Project Room del museo, deriva il suo titolo dall’epiteto dato al seme dell’Ippocastano e dalla credenza popolare secondo la quale, se custodito nella tasca del proprio cappotto, possa scacciare le influenze autunnali.
Riferendosi a gesti di scaramanzia quotidiana e ampliando la ricerca alla persistenza di una dimensione “magica” nel contemporaneo, la mostra offre una riflessione sulla ritualità come sfera sociale, religiosa e artistica.
In un’epoca caratterizzata da disastri ecologici, pandemie e urgenti rivendicazioni politiche, la ritualità appare una delle strategie possibili per comprendere e affrontare situazioni e condizioni di emergenza. La dimensione del rituale apre infatti a importanti riflessioni sull’individuo e sul suo corpo, sull’idea di comunità sociale e politica, sulla percezione della vita e della morte, basando le sue pratiche sui principi di un mondo ‘magico’. Legato all’ineffabile, esso rimanda a una dimensione dell’esistenza che non può essere catturata dal linguaggio descrittivo e che sfugge a tentativi normativi.
In mostra è visibile una selezione di opere della collezione permanente del MAMbo, insieme ad oggetti provenienti dal Museo Civico Archeologico di Bologna, grazie alla collaborazione con l’Area Archeologia dell’Istituzione Bologna Musei. Completano il percorso una sezione d’archivio dedicata alla storia espositiva della Galleria d’Arte Moderna di Bologna e alcune castagne matte appartenute a Giorgio Morandi che, come molti di noi, in modo spensierato e speranzoso, probabilmente seguiva l’usanza di portarle con sé.
L’esposizione si sviluppa tramite diverse intensità e scale di azione: dalla creazione di oggetti scaramantici e feticci all’istituzione sociale di idoli religiosi e riti collettivi laici.
Info: www.mambo-bologna.org

“LIMINAL. Ritratti sulla soglia. Di Francesca Cesari”, fino al 6 aprile 2021
“Limen” è una parola latina che significa “soglia”, un confine che segna il passaggio tra due diversi spazi, anche identitari, per avventurarsi in qualcosa di percepito ancora come sconosciuto. Il progetto fotografico di Francesca Cesari (Bologna, 1970) è un viaggio alla scoperta di un’affascinante terra di mezzo, di quella particolare fase della crescita in bilico tra la tarda infanzia e l’adolescenza. Un’età ambigua, senza un nome proprio, portatrice di quelle grandi e piccole rivoluzioni che condurranno alla metamorfosi del proprio aspetto esteriore, all’elaborazione della propria identità e a una più profonda consapevolezza della propria interiorità.
Le immagini della serie Liminal ritraggono ragazze e ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, durante questo lungo e delicato processo di cambiamento, interiore ed esteriore, che li porterà a sviluppare, con la pubertà, un nuovo aspetto fisico, che potrà essere tanto promettente quanto inquietante, e al tempo stesso a maturare una nuova e più personale visione del mondo.
La mostra è arricchita da alcuni lavori inediti dell’artista della serie “Liminal – Metamorfosi”, ritratti delle stesse ragazze e ragazzi ripresi a distanza di tempo, ormai usciti dalla pre-adolescenza. I volti e i corpi osservati nello spazio esterno alla luce naturale del giorno, lasciano trapelare una diversa e più matura consapevolezza di giovani adulti, in cammino verso la propria identità.
La mostra è a cura del Dipartimento educativo del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna in collaborazione con il Comune di Bologna – Area Educazione Istruzione e Nuove Generazioni.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo civico del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Leopoldo Serra, un protagonista del Risorgimento tra Roma e Torino”, fino al 28 febbraio 2021
Fu il bolognese Leopoldo Serra, alla guida del 12° Battaglione Bersaglieri, il primo ufficiale dell’esercito regio in avanzata a varcare il ciglio della breccia aperta nelle Mura aureliane a pochi metri da Porta Pia, la mattina del 20 settembre 1870. Era l’ultimo atto dell’agognato sogno risorgimentale finalmente avveratosi e il primo passo, di enorme portata storica e simbolica, verso il futuro unitario della nazione italiana, con la Città Eterna annessa al Regno d’Italia e acclamata Capitale di tutta la penisola nel solenne messaggio annunciato dal Generale Raffaele Cadorna.
Nel 150° anniversario della Presa di Porta Pia, il Museo del Risorgimento celebra la memoria di uno dei suoi concittadini più illustri, protagonista del fatto d’arme che consegnò la Roma pontificia all’Italia.
L’ordinamento della mostra ripercorre le tappe fondamentali della vita avventurosa di Leopoldo Serra (1829-1912) nella quale si riflettono gli eventi cruciali, le questioni fondamentali, i personaggi, i miti, i valori e le idealità della Terza Italia: dalle Guerre di Indipendenza al brigantaggio, dalla questione romana alla questione sociale, dalla “poesia” del Risorgimento alla “prosa” dei decenni post-unitari.
Sono esposti alcuni ricordi e cimeli personali di Serra e dei suoi compagni d’arme, conservati nella collezione permanente del museo e normalmente non accessibili al pubblico. Tra quelli di maggior valore biografico e storico si ricordano la sciabola di ordinanza per ufficiale dei Bersaglieri completa di fodero, sulla cui lama sono riportati il nome del proprietario e l’iscrizione “24 giugno 1859 – 20 settembre 1870”, ovvero le date, rispettivamente, della battaglia di Solferino e della presa di Roma; un piccolo revolver a sei colpi utilizzato nella lotta al brigantaggio; il mantello in panno nero di tipo militare indossato durante l’assalto a Porta Pia, dove sono ancora visibili i 23 buchi provocati dai proiettili sparati dai soldati pontifici, che furono rammendati dalle donne romane mentre il valoroso ufficiale si trovava ricoverato in ospedale e il medagliere con 11 decorazioni e nastrini conformi in cui viene riassunta tutta la sua carriera militare.
L’esposizione è completata da una documentazione – custodita nella biblioteca del museo – sulla giornata del 20 settembre, la cui celebrazione costituì per decenni motivo di polemiche e frizioni tra la Chiesa e il nuovo Stato Italiano in nome della cosiddetta “Questione Romana”, definitivamente conclusasi solo nel 1929 con la sottoscrizione dei Patti Lateranensi.
Info: www.museibologna.it/risorgimento

Museo Medievale – via Manzoni 4
“Piergiorgio Colombara. Le stanze le opere”, fino al 28 febbraio 2021
Il dialogo tra le opere della collezione permanente del Museo Civico Medievale e i lavori di uno scultore contemporaneo, già felicemente proposto negli anni scorsi attraverso le mostre dedicate a Carlo Zauli, Bruno Raspanti e Martino Genchi, prosegue nel 2020 con l’esposizione di Piergiorgio Colombara, a cura di Sandro Parmiggiani.
Attraverso una selezione di 17 opere la mostra presenta un esauriente panorama della produzione artistica di Colombara dalla metà degli anni Novanta fino a oggi, caratterizzata dall’uso combinato di molteplici materiali (bronzo, ottone, rame, ferro, ceramica, vetro soffiato, corda, cera e inserimenti di antichi manufatti) e da una perenne ricchezza simbolica (compresa la frequente allusione a strumenti musicali), conseguita attraverso una costante reinterpretazione dell’antico e di alcune esperienze del surrealismo, una tensione all’assoluto e a quella levità cara a Italo Calvino e a Fausto Melotti.
In alcune delle sale del museo, nel loggiato e nel cortile interno il dialogo che si instaura tra le opere di Colombara e gli esiti della creatività di secoli fa si dispiega in una ricchezza di rimandi che intrigano e affascinano il visitatore.
Info: www.museibologna.it/arteantica

Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Spirti impietrati. Alberto di Giorgio Martini interpreta le sculture delle Collezioni Comunali d’Arte”, fino al 28 febbraio 2021
Ogni visitatore potrebbe raccontare una storia diversa dopo la visita in un museo, poiché incontrare le opere d’arte non è un’esperienza neutra, ma attiva emozioni e saperi.
La mostra “Spirti impietrati” dà voce a un visitatore speciale, che partendo dalla fotografia ha narrato la storia del suo incontro con il museo.
Alberto di Giorgio Martini (Bologna, 1946) da anni fotografa i monumenti e le opere più suggestive della sua città, incluse quelle delle Collezioni Comunali d’Arte, soffermandosi sui particolari o sui contrasti tra luci e ombre. Da questa esperienza e dalla passione per la sperimentazione di diverse tecniche di sviluppo, nascono le opere uniche esposte nella mostra, 16 stampe a mano, su carta baritata, da pellicole piane 4 x 5 pollici, nelle quali sono state riprodotte e reinterpretate alcune sculture esposte in museo.
I profili di marmo, di terracotta e di gesso prendono forma, uscendo da uno spazio indefinito, con un effetto inatteso di dinamismo, che sembra liberarne lo spirito generatore. Ma il dialogo instaurato dall’artista va oltre a quello con l’originale riprodotto: l’abbinamento con testi letterari, antichi e moderni, in poesia e in prosa, stimola ad esplorare un più sottile livello di lettura che alimenta ad un tempo immaginazione ed emozione.
Alberto di Giorgio Martini è artista anche nell’operare questa scelta e nel fornire la possibilità al visitatore di attivare ancora un altro senso, ascoltandolo – grazie a codici QR – mentre legge questi testi accompagnato da musica e suoni, ulteriore elemento per la definizione di una variegata esperienza sensoriale.
Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Noi siamo la Minganti: Bologna e il lavoro industriale tra fotografia e memoria (1919-2019)”, fino al 15 marzo 2021
La mostra, realizzata in occasione del centenario delle Officine Minganti, racconta la storia della fabbrica bolognese come luogo del lavoro e della produzione accostando un’ampia selezione di fotografie d’epoca e una raccolta di materiali documentali.
Il percorso espositivo è caratterizzato da una selezione di fotografie provenienti sia dagli archivi della Camera del Lavoro di Bologna, della Fiom-Cgil Bologna e del Museo del Patrimonio Industriale che da donazioni di ex dipendenti.
Le immagini documentano, in un arco temporale che va dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta del Novecento, gli ambienti interni ed esterni della fabbrica, il lavoro nell’officina e negli uffici tecnico-amministrativi e la lunga lotta contro la chiusura (il declino inizia dagli anni Settanta, prosegue con l’amministrazione controllata degli anni Ottanta e arriverà alla fine con una lunga e complessa procedura fallimentare conclusasi solo nel 1997).
Un ulteriore nucleo di fotografie mostra gli spazi abbandonati nei primi anni Duemila e l’odierna rifunzionalizzazione dell’area come centro commerciale.
Completano l’esposizione due spazi tematici: il primo è legato alla produzione Minganti con cataloghi e oggetti donati da ex lavoratrici ed ex lavoratori.
Il secondo è dedicato alla Virtus Minganti pallacanestro: le Officine Minganti sono state infatti il primo sponsor in assoluto della società sportiva tra il 1953 e il 1958, anni in cui furono conquistati due Campionati italiani, nel 1954-’55 e nel 1955-’56. In mostra sono visibili fotografie dell’Archivio Storico Virtus, una maglia e riviste sportive dell’epoca provenienti da collezioni private.
Arricchiscono il percorso una video-installazione e alcune video-interviste a ex dipendenti, che restituiscono memoria all’aspetto umano della produzione industriale.
La mostra fa parte del più ampio progetto “Il lavoro e la Minganti”, lanciato in occasione del centenario della fondazione delle Officine in sinergia con il progetto Bologna metalmeccanic@, co-promosso dal Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, dal Museo del Patrimonio Industriale, da associazioni di ricerca storica e promozione culturale come Clionet e da Fiom-Cgil Bologna. Significativa ed importante è stata l’attivazione di un gruppo di ex-lavoratori ed ex-lavoratrici delle Officine Minganti, costituitosi nel Comitato Minganti Storica, interessati a non disperdere l’importante memoria e cultura del lavoro che ha trovato espressione nello stabilimento metalmeccanico nel corso del Novecento.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Tono e composizione nella sue ultime nature morte”, fino all’11 aprile 2021
Prosegue al Museo Morandi “RE-COLLECTING”, ciclo ideato da Lorenzo Balbi, che approfondisce temi legati alle collezioni.
Dopo la rassegna dedicata ai Fiori, è ora allestita “Morandi racconta. Tono e composizione nelle sue ultime nature morte” a cura di Giusi Vecchi, incentrata sul tema al quale Giorgio Morandi ha maggiormente legato la sua fama: la natura morta, declinata nei suoi aspetti tonali e compositivi.
I 10 lavori in mostra appartengono tutti all’ultima stagione della ricerca artistica morandiana, che va dal secondo dopoguerra agli anni Sessanta, caratterizzata da una cospicua produzione e da una ricchezza creativa, che fa registrare un numero altissimo di nature morte (quasi settecento).
Questa fase matura vede affermarsi l’idea di serie e di variante. Gli oggetti protagonisti dei dipinti del periodo, pur essendo sempre gli stessi cui il maestro ricorre durante la sua vita (bottiglie, scatole, vasi etc.) risultano però investiti da un’atmosfera carica di una più limpida tensione psicologica, rappresentati talora nella loro suggestiva monumentalità oppure costretti in un’architettura in cui le forme si compenetrano e si rincalzano, serrandosi in blocchi compatti al centro della tela.
Sono inoltre visibili materiali e documenti che accompagnano il visitatore nel cuore dell’approccio compositivo morandiano, come la ricostruzione di una composizione con gli oggetti getti e modelli originali, vasi di vetro con colore in polvere, la tavolozza con pennelli e colori provenienti dall’atelier dell’artista, oltre a lettere, cartoline, riviste e fotografie normalmente conservate nell’archivio del Museo Morandi. Completa l’esposizione un video, realizzato grazie alla collaborazione di Lucia Luna Gallina, in cui la curatrice Giusi Vecchi racconta la stagione creativa di Morandi oggetto del focus espositivo.
Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Le plaisir de vivre. Arte e moda del Settecento veneziano dalla Fondazione Musei Civici di Venezia”, fino al 12 settembre 2021
Promosso dai Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, il progetto espositivo curato da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Chiara Squarcina costituisce l’apice conclusivo delle celebrazioni che nel 2020 hanno accompagnato il centenario del Museo Davia Bargellini e l’omaggio al suo fondatore, Francesco Malaguzzi Valeri, che il 30 maggio 1920 lo inaugurò all’interno del senatorio Palazzo Bargellini.
Affascinato dalle grandi raccolte museali di arti applicate e industriali che si andavano moltiplicando in Europa, Malaguzzi Valeri concepì l’idea di istituire un museo autonomo dedicato alle arti decorative, in cui fossero riunite, per scopi didattici e divulgativi, le più alte espressioni della locale tradizione artigianale di pregio.
Da questo principio ispiratore si è scelto di sviluppare il percorso della mostra, muovendo dalla presenza nel patrimonio del museo di numerose testimonianze frutto dell’abilità di artigiani, ebanisti e vetrai operanti nelle botteghe veneziane del XVIII secolo.
Consoles, cornici, mobili, servizi da tavola in vetro di Murano trovano una eccezionale opportunità di esaltazione nel dialogo con una selezionata campionatura di pezzi provenienti dalle collezioni tessili e di abiti antichi del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume annesso al Museo di Palazzo Mocenigo di Venezia. Trovano così temporanea dimora nelle sale del museo modelli di abbigliamento e accessori della moda sia femminile che maschile (abiti, calzature, copricapi d’epoca), esemplari nel rappresentare lo spirito frivolo e spensierato dei veneziani in fatto di moda nel XVIII secolo.
Concorrono a ricreare l’immagine della vita quotidiana osservata nelle calli e negli interni dei palazzi nobiliari alcuni dipinti di Pietro Longhi e della sua scuola. La presenza di “scene di costume” del pittore veneziano illustra, con sensibilità per il “vero” affine a quella del coevo commediografo Carlo Goldoni, la “piacevolezza del vivere” scandita da buone maniere, buon gusto e divertimento, specchio dei tempi di una società illuminata dagli ultimi splendori albicanti appena prima del definitivo tramonto.
La mostra si configura come occasione ideale per presentare in anteprima al pubblico 8 pregevoli manufatti, di varia tipologia e funzione, appartenenti alla collezione di vetri Cappagli-Serretti, recentemente donata al Comune di Bologna con la finalità di incrementare le collezioni del Museo Davia Bargellini e del Museo Civico Medievale. Realizzati da fornaci veneziane e muranesi, essi documentano in gran parte la diffusione nella prima metà del Settecento del cosiddetto cristallo “ad uso di Boemia”, un tipo di vetro con notevoli percentuali di ossido di piombo in aggiunta all’ossido di potassio, lavorabile a caldo secondo la tradizione muranese, da cui si ottiene una maggiore brillantezza.
Info: www.museibologna.it/arteantica

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L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, arte antica, moderna e contemporanea, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.

Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.

INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 14-19
chiuso: sabato, domenica, lunedì e festivi
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: giovedì e venerdì ore 14-19
chiuso: sabato, domenica, lunedì, martedì, mercoledì e festivi
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
aperto: giovedì e venerdì ore 14-19
chiuso: sabato, domenica, lunedì, martedì, mercoledì e festivi
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: lunedì e mercoledì ore 10-14; giovedì ore 14-19; venerdì ore 10-19
chiuso: sabato, domenica, martedì e festivi
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto: martedì, mercoledì, giovedì ore 10-18.30; venerdì ore 10-19
chiuso: sabato, domenica, lunedì e festivi
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì, mercoledì, giovedì ore 10-18.30; venerdì ore 10-19
chiuso: sabato, domenica, lunedì e festivi
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì, mercoledì, giovedì ore 9-14; venerdì ore 10-19
chiuso: sabato, domenica, lunedì e festivi
Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”
via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 – 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 11-13.30 e 14.30-18.30
chiuso: sabato, domenica, lunedì e festivi
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: lunedì, venerdì ore 10-18
chiuso: sabato, domenica, martedì, mercoledì, giovedì e festivi
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì, giovedì ore 14-18; venerdì ore 10-14
chiuso: sabato, domenica, lunedì, mercoledì e festivi
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Contatti
Istituzione Bologna Musei
www.museibologna.it
Instagram: @bolognamusei
Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei

in copertina: Stele del Suarius, fine I sec. a.C. / inizio I sec. d.C. Arenaria – Bologna, Museo Civico Archeologico, Provenienza: Bologna, “Muro del Reno” (credits Istituzione Bologna Musei)

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