“Abbigliamento della donna romana”
a cura di Mariapia Statile
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Cari Amici ArcheOsservAtori, qui di seguito una breve descrizione, soprattutto per immagini, riguardante l’abbigliamento, le calzature, i gioielli e le acconciature della donna nell’antica Roma.
La donna dell’antica Roma indossava la tunica e sopra questa la stola, una lunga veste che scendeva sino ai piedi stretta in vita da una o più cinture; era chiusa sul petto da una fibbia, oppure sulle spalle da bottoni ornati di pietre preziose. Le maniche non erano cucite ma fermate mediante nastri o bottoni, e l’orlo con una striscia porpora o con una balza ricamata in oro (Fig. 1).
Talvolta sulla stola indossavano un ampio mantello rettangolare che copriva entrambe le spalle lungo fin sotto le ginocchia o fino ai piedi (palla).
La scollatura era interamente decorata da una larga striscia purpurea ricamanta in oro (patagium) mentre l’orlo inferiore, da una o più strisce di stoffa a colori vivaci (segmentum).
In età imperiale era di moda il babylonicum, un ricco scialle in tessuto fine e dai colori sgargianti, in velo ricamanto o in tessuto, che si indossava facendolo girare intorno ai fianchi.
Tessuti utilizzati erano: lana, canapa e lino, cotone, seta e/o misti fra loro, dai colori accesi.
Calzature:
Nell’antica Roma le scarpe indicavano la classe sociale di appartenenenza.
Le donne in casa indossavano il tipico sandalo romano (solea): erano le scarpe più semplici composte infatti, da una suola fermata al piede da alcune strisce ma impreziosite dalle decorazioni in oro e/o argento, oppure uno stivaletto alto fino a mezza gamba con due aperture verticali ai lati.
Le schiave invece, camminavano scalze, oppure calzavano scarpe basse (perones) o zoccoli con suola in legno (sculponea). Servi e ancelle, addetti alla cura del loro padrone, dovevano indossare sandali molto ornati e di varie forme poiché dovevano riflettere comunque il lusso della casa dove abitavano/lavoravano.
Acconciature:
I capelli esprimevano l’identità femminile, pertanto ogni donna sceglieva la pettinatura con l’aiuto della ornatrices, ossia la parrucchiera. La moda cambiava sulla base delle donne importanti che si susseguirono nel tempo. Le acconciature si sono evolute da quelle più semplici fino a quelle maggiormente elaborate: particolarmente eleganti erano quelle che raccoglievano i capelli con un nodo legato dietro la testa grazie ad un nastro, oppure erano intrecciati dietro le spalle, a boccoli, annodati a corona sul capo, raccolti in reticello e/o cuffie.
Inoltre, inserivano tra i capelli, un ago decorato sormontato da una pallina contenente veleni, chiamato ago crionale, che poteva essere in oro, avorio, legno oro o argento.
Ornamenti:
Primo ornamento femminile gli orecchini (inaures) che potevano essere indossati sin dall’infanzia: il cerchio semplice (buccola) o impreziosito da pasta vitrea e pietre preziose, era il gioiello delle bambine assieme ad un anello d’oro al mignolo. Invece, le bambine più povere indossavano collanine di bacche, pietruzze e conchiglie, talvolta un ciondolo d’oro come amuleto portafortuna (bulla aurea).
L’uso dei gioielli era molto diffuso e l’oro costituiva l’elemento principale, molto più dell’argento e del bronzo. Questo perchè le donne romane amavano molto i gioielli: indossavano anelli alle dita di mani e piedi, fibbie, collane, orecchini e pietre preziose, oppure, nastri decorati con gemme per capelli. E poi, bracciali sulle caviglie, sugli avambracci e sulle braccia.
Le donne romane usavano truccarsi con sostanze di natura vegetale e animale. Tutto era conservato in appositi cofanetti assieme a profumi, balsami e unguenti preparati da addetti al settore: gli unguentarii.
Fonte immagini:
Fig. 1: A) www.vesuviolive.it/abiti-moda-antica-roma/
Fig. 1: B) www.romanoimpero.com/abbigliamento;
Figg. 2-3: dal web
Fig. 4: da M. E. Micheli, A. Santucci, Comae. Identità femminili nelle acconciature di età romana, 2011
Fig. 5: da D. Augenti, Momenti e immagini della donna romana, Roma 2007
Fig. 6: Cofanetto per cosmetici in legno e avorio. Museo Archeologico Nazionale, Napoli (da M. Novillo López, L’arte faticosa del maquillage nell’antica Roma, Storica national Geographic, 2021)
Per ulteriori immagini sull’aspetto delle donne romane:
– www.hermitagemuseum.org/Dei, Uomini, Eroi Dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e dal Parco Archeologico di Pompei: Visita virtuale “I volti dei pompeiani”
– artsandculture.google.com/I ritratti. I volti più famosi delle pitture pompeiane
Bibliografia
A. Angela, Una giornata nell’antica Roma. Vita quotidiana, segreti e curiosità, Milano 2007
D. Augenti, Momenti e immagini della donna romana, Roma 2007
E. Cantarella, «La vita delle donne», in Storia di Roma antica, 4. Caratteri e morfologie, Torino 1989, pp. 557-608
F. Cenerini, La donna romana, Bologna 2002
M. E. Micheli, A. Santucci, Comae. Identità femminili nelle acconciature di età romana, 2011
M. Novillo López, L’arte faticosa del maquillage nell’antica Roma, Storica National Geographic, 2021
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