Bologna Musei – Percorsi nel tempo e nello spazio 14-20 gennaio 2022

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ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI
Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna
14 – 20 gennaio 2022

Bologna, 13 gennaio 2022 – Ogni settimana, con Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna, i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, veri e propri viaggi tematici nelle collezioni, spaziando dalle letture più immediate dei capolavori esposti alla creazione di associazioni inedite tra oggetti appartenenti ai patrimoni delle diverse aree museali fino ad approfondimenti specifici e maggiormente specialistici.
La proposta di contenuti culturali che le ricchissime collezioni dell’Istituzione Bologna Musei offrono continua inoltre a proiettarsi nell’ambiente digitale come in una piazza nella quale incontrarsi, scambiarsi informazioni ed esperienze per vivere, giocare, imparare a conoscere.

IN EVIDENZA

mercoledì 19 gennaio
ore 18-22: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Italo Zuffi. Fronte e retro”
Opening della mostra a cura di Lorenzo Balbi e Davide Ferri.
“Fronte e retro” è il titolo della mostra personale di Italo Zuffi (Imola, 1969) che si articolerà in due spazi, il MAMbo, dove apre al pubblico il 20 gennaio, e Palazzo De’ Toschi, sede delle iniziative dedicate all’arte contemporanea di Banca di Bologna, dove è prevista l’apertura in primavera.
Per il MAMbo la mostra prosegue il lavoro di indagine sull’arte italiana che il museo porta avanti da anni, a conferma della linea di ricerca che discende storicamente dalla GAM, presentando un artista legato al territorio in cui sorge il museo stesso.
L’ingresso all’opening avverrà nel rispetto delle capienze consentite e delle norme anti Covid-19. Richiesti super green pass e mascherina FFP2.
Ingresso all’opening: gratuito
Info: www.mambo-bologna.org

PER I BAMBINI

sabato 15 gennaio
ore 11 e ore 15: Museo Medievale – via Manzoni 4
“Caccia al reperto: riparte l’iniziativa per scoprire le meraviglie dei musei!”
“WunderBO”, il videogioco del Museo Civico Medievale e del Museo di Palazzo Poggi si è arricchito di 20 nuovi reperti da sbloccare dal vivo.
Sabato 15 gennaio, alle ore 11 e alle ore 15, si svolgerà una straordinaria caccia al tesoro all’interno dei due musei, con tre guide d’eccezione: il naturalista Ulisse Aldrovandi, il collezionista di meraviglie Ferdinando Cospi e il fondatore dell’Istituto delle Scienze Luigi Ferdinando Marsili, impersonati dagli attori di Fantateatro.
I partecipanti diventeranno collezionisti per un giorno e grazie all’app “WunderBO” potranno creare la propria collezione di oggetti, andando alla ricerca di reperti meravigliosi e pieni di mistero, inquadrando il codice, sbloccando l’oggetto e portando a termine il gioco aggiudicandosi un premio.
Punto di ritrovo presso il Museo Civico Medievale, via Manzoni 4.
Per ragazzi e ragazze da 8 anni in su (con un adulto accompagnatore).
Prenotazione obbligatoria a info@fantateatro.it indicando nella mail: nome e cognome del genitore o di chi accompagna il bambino; indirizzo mail a cui confermare l’iscrizione; numero di cellulare; numero di partecipanti; nome e cognome, età del bambino; in quale orario si desidera partecipare (alle ore 11 o alle ore 15). In alternativa è possibile prenotare telefonicamente allo 051 0395670 dalle 9 alle 16 dal lunedì al venerdì.
Per partecipare è necessario essere dotati di smartphone e attivarne la fotocamera (è consigliato di scaricare prima l’app gratuita “WunderBO” dal sito www.wunderbo.it e di provare il gioco a casa).
In caso di impossibilità a partecipare è raccomandato disdire in anticipo la prenotazione per permettere ad altri di prendere parte alla visita-gioco.
Un evento organizzato dal Settore Cultura e Creatività del Comune di Bologna in collaborazione con Museo Civico Medievale | Istituzione Bologna Musei, Museo di Palazzo Poggi | SMA – Sistema Museale di Ateneo e Fantateatro (www.fantateatro.it).
Cos’è “WunderBO”: “WunderBO” è un progetto sperimentale nato nel 2019 per promuovere la città di Bologna e i suoi musei, disponibile gratuitamente come app in italiano e inglese in versione IOS e Android al link www.wunderbo.it.
“WunderBO” è stato realizzato da Melazeta, studio di Modena attivo da anni nel settore videogiochi.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

domenica 16 gennaio
ore 16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Viaggio lungo il Nilo”
Laboratorio per ragazzi da 7 a 11 anni, a cura di ASTER.
L’importanza del Nilo e delle sue piene, le divinità legate all’acqua come Sobek, il dio coccodrillo, e le attività che si svolgevano lungo il fiume: un viaggio alla scoperta di questo grande protagonista dell’antico Egitto. Al termine della visita si realizzerà il modellino di un’imbarcazione.
Prenotazione obbligatoria a musarcheoscuole@comune.bologna.it indicando numero di persone e cellulare, entro le ore 18 del giorno precedente.
Le modalità di pagamento saranno inviate via mail all’atto della prenotazione.
Ingresso: € 7,00
Info: www.museibologna.it/archeologico

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

sabato 15 gennaio
ore 10: Museo Medievale – via Manzoni 4
“Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna”
Visita guidata alla mostra a cura di Silvia Battistini.
Prenotazione obbligatoria allo 051 2193930 (dal martedì al venerdì, ore 9-14).
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 10-18: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Scopri l’antica città dell’acqua e della seta”
I giovani mediatori di MIA – Musei Inclusivi e Aperti accoglieranno i visitatori nella sezione dedicata all’antica città dell’acqua e della seta e illustreranno alcuni degli oggetti più significativi.
Tra questi spicca il mulino da seta “alla bolognese”, presente con un modello in scala 1:2 funzionante, utilizzato per la torcitura del filo di seta e col quale si poteva ottenere il velo, prodotto che rese celebre Bologna per oltre quattro secoli, ampiamente commercializzato in tutta Europa e spesso riprodotto nell’iconografia occidentale.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 16: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Artisti bolognesi del Presepe contemporaneo. Un omaggio a Francamaria Fiorini”
Visita guidata alla mostra a cura di Ilaria Negretti.
Prenotazione obbligatoria allo 051 236708 (martedì, mercoledì e giovedì ore 10-15, venerdì ore 14-18).
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 18: MAST.Auditorium – via Speranza 42
“Indovina che futuro scelgo!”
La scelta della scuola superiore nel racconto teatrale di Marinella Manicardi.
Un evento realizzato da Museo del Patrimonio Industriale, Associazione Amici del Patrimonio Industriale, Fondazione Aldini Valeriani e ITS Maker, con la collaborazione del MAST.Auditorium per promuovere il valore formativo e professionale degli studi a filiera industriale con un’attenzione particolare alle ragazze.
Marinella Manicardi accompagnerà gli spettatori attraverso i dubbi e i timori che tutti i genitori hanno, fornendo in maniera informale elementi di riflessione sul tema alle famiglie.
A seguire un momento di approfondimento con Edoardo Soverini, Dirigente Scolastico IIS Belluzzi-Fioravanti e Valentina Marchesini, Direttore delle Risorse Umane e membro del CdA di Marchesini Group S.p.A.
Seguiranno le testimonianze di ragazze e ragazzi che hanno intrapreso un percorso tecnico.
Prenotazione obbligatoria sul sito www.fabbrichiamoilfuturo.it.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

domenica 16 gennaio
ore 10.30: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“La donazione Agostini”
Una delle donazioni più rilevanti delle Collezioni Comunali d’Arte, presentate da una guida d’eccezione: la storica dell’arte Milena Naldi.
I dipinti di Gaetano Gandolfi e Giovanni Antonio Burrini attendono i visitatori nella raffinata saletta con affreschi coevi in Palazzo d’Accursio.
Prenotazione obbligatoria allo 051 2193998 (martedì e giovedì ore 14-19, mercoledì e venerdì ore 10-19, sabato ore 10-18.30).
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“La moto diventa popolare”
Approfondimento per adulti.
Le motociclette esposte in museo diventano il punto di partenza per approfondire la storia della produzione motociclistica a Bologna degli anni Cinquanta e l’influenza che questi mezzi, ormai popolari, ha avuto sulle abitudini e lo stile di vita dei bolognesi.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 del venerdì precedente).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 17.30: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Dai Campi di Iaru ai Campi Elisi Come guadagnarsi la vita eterna”
Visita guidata a cura di ASTER.
Il senso di continuità della vita nell’aldilà è caratteristico, con molte varianti, delle religioni antiche: per guadagnarsi la vita eterna, l’anima doveva adempiere a determinati doveri, e non a tutti era concesso di lasciare un buon ricordo nella memoria di chi sarebbe venuto dopo. Un viaggio nella ritualità della rinascita e della “seconda vita” dopo la morte, che prelude all’arrivo del cristianesimo.
Prenotazione obbligatoria a musarcheoscuole@comune.bologna.it indicando numero di persone e cellulare, entro le ore 18 del giorno precedente la visita.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito
Info: www.museibologna.it/archeologico

martedì 18 gennaio
ore 20: pagina Facebook Museo civico del Risorgimento – Certosa di Bologna
“La Storia #aportechiuse con Maria Chiara Mazzi”
Con Maria Chiara Mazzi (storica e musicologa), in diretta Facebook su Museo civico del Risorgimento – Certosa di Bologna: www.facebook.com/museorisorgimentobologna/ con un intervento su “La divulgazione delle melodie | il ruolo delle Bande Musicali nel lungo Ottocento”.
“La Storia #aportechiuse” propone un palinsesto di dirette Facebook che vede alternarsi diverse voci per condividere insieme l’arte e la storia, occasioni per stare qualche minuto in compagnia e offrire spunti per approfondire da casa eventi, persone, opere d’arte del nostro paese.
Il progetto è realizzato dal Museo civico del Risorgimento in collaborazione con 8cento APS, Associazione Didasco e Associazione Amici della Certosa di Bologna.
Tutti gli interventi de “La Storia #aportechiuse” sono raccolti nella pagina YouTube Storia e Memoria di Bologna.
Info: www.museibologna.it/risorgimento

mercoledì 19 gennaio
ore 17: Museo Medievale – via Manzoni 4
“L’arte del vetro a Murano tra Rinascimento e Barocco”
In occasione della mostra “Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna”, conferenza a cura di Mauro Stocco.
Prenotazione obbligatoria allo 051 2193930 (dal martedì al venerdì, ore 9-14).
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

giovedì 20 gennaio
ore 15-17: diretta su www.neuradio.it
“STARTER – Fermenti Culturali”
Giovedì 20 gennaio dalle ore 15 alle 17 va in onda una nuova puntata di “STARTER – Fermenti Culturali”, il format radiofonico settimanale a cura di NEU RADIO, in collaborazione con il MAMbo: una trasmissione concepita per diffondere notizie e nuovi appuntamenti relativi al mondo dell’arte, musica e cultura.
Il termine inglese “starter” assume svariati significati a seconda del contesto: antipasto, motore di avviamento, catalizzatore, principiante, lievito di pasta madre.
Con questo titolo la trasmissione di NEU RADIO accenna non solo alla ripartenza del mondo culturale, ma anche alla crescita e allo sviluppo costante delle conoscenze e delle esperienze che gravitano intorno ad essa.
In studio Carlotta Chiodi, Caterina De Feo, Claudio Musso e Moreno Mari.
Info: www.mambo-bologna.org

ore 17.30: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Indizi nascosti: la metallurgia del bronzo e una nuova epoca per l’Europa preistorica”
Per il ciclo “Parole in piazza: Agorà Archeologia racconta il museo”, ogni giovedì alle ore 17.30 l’Agorà Archeologia si anima con storie e racconti che avranno per protagonisti oggetti noti e meno noti delle collezioni permanenti del museo. Trenta minuti in compagnia di un esperto per rivivere insieme memorie del mondo antico e le loro inesauribili connessioni con i grandi temi della contemporaneità.
Prenotazione obbligatoria a partire da questo link: https://ticket.midaticket.it/laboratorimuseoarcheologico/Event/106/Date/20220120/Shift.
Ingresso: € 5,00 + € 1,00 di prevendita
Info: www.museibologna.it/archeologico

MOSTRE IN CORSO

Museo Medievale – via Manzoni 4
“Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”, fino al 23 gennaio 2022
Il Museo Civico Medievale aderisce alle celebrazioni per il Settimo Centenario della morte del Sommo Poeta con il progetto espositivo “Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”.
La mostra, curata da Massimo Medica, presenta 14 codici miniati riconducibili alla produzione miniatoria bolognese tra seconda metà del XIII e inizi del XIV secolo, selezionati dal patrimonio collezionistico di assoluto pregio del Museo Civico Medievale di Bologna.
Richiamandosi al rapporto, intenso e fecondo, che Dante Alighieri ebbe in vita con la città di Bologna, le ragioni della mostra muovono dallo sguardo curioso e dalla attenta sensibilità critica che egli dovette rivolgere verso le arti figurative, di cui dimostrò di essere a conoscenza nei più importanti sviluppi coevi al suo tempo.
Info: www.museibologna.it/arteantica
“Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna”, fino al 18 aprile 2022
La mostra, promossa dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Mauro Stocco, intende celebrare la donazione della preziosa raccolta di vetri collezionata da Bruno Cappagli e Liana Serretti.L’esposizione consente di ammirare per la prima volta l’intera inedita collezione acquisita nel 2020 dal Comune di Bologna, grazie al gesto di cospicua generosità voluto dalla signora Liana Serretti, toscana di origine e bolognese di adozione, quale segno di ringraziamento e riconoscenza verso la città che ha accolto e ospitato la sua famiglia.Con la destinazione all’Istituzione Bologna Musei, viene assicurato alla fruizione e alla valorizzazione pubblica un nucleo collezionistico composto da 117 vetri – per oltre 150 pezzi tra manufatti singoli, coppie e servizi – databili dal XVI al XIX secolo che incrementa il già cospicuo patrimonio permanente di vetri dei Musei Civici d’Arte Antica, integrandone e implentandone la varietà di manufatti per tipologie e provenienze geografiche.
Nelle sedi del Museo Civico Medievale e del Museo Davia Bargellini sono infatti conservate ricche raccolte in cui spiccano alcuni capolavori dell’arte vetraria, tra cui il rarissimo calice blu decorato a smalto e dorature con l’”Adorazione dei Magi”, considerato uno dei vetri più antichi e preziosi del Rinascimento italiano e attribuito alla mano del muranese Angelo Barovier (1405-1460), celebre inventore del vetro cristallino simile al cristallo di rocca.
La collezione Cappagli Serretti si distingue per l’altissimo pregio non solo per il considerevole numero di oggetti e per la loro indubbia qualità artistica, frutto di un preciso e raffinato gustoestetico, ma anche e soprattutto per il fatto che essa consente un’ampia ed esaustiva panoramica su tutte le principali manifatture europee dal Seicento all’Ottocento, di cui è possibile apprezzare le più interessanti evoluzioni negli indirizzi formali e stilistici. La mostra allarga infatti lo sguardo ben oltre gli orizzonti italiani per conoscere, ad esempio, il mondo vetrario anglosassone e spagnolo del Settecento, documentati rispettivamente dai calici decorati a spirali di lattimo e dai motivi decorativi di matrice islamica dalla brillante tavolozza cromatica, o la colorata produzione boema del periodo Biedermeier, con la vasta produzione di vetri smaltati e incisi.
Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Artisti bolognesi del Presepe contemporaneo. Un omaggio a Francamaria Fiorini”, fino al 16 gennaio 2022
Come avviene da oramai quindici anni in occasione delle festività natalizie, i Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con il Centro Studi per la Cultura Popolare, promuovono presso il Museo Davia Bargellini un evento espositivo dedicato all’arte presepiale tradizionale.
Inserita nel ciclo di mostre che nel corso degli anni ha posto a confronto scuole presepiali di aree regionali diverse, l’iniziativa di quest’anno si propone di documentare la ricchissima e secolare tradizione artistica ed iconografica bolognese, rivisitandone e attualizzandone l’interpretazione ricca di simbolismi attraverso la sensibilità di alcuni maestri e artisti contemporanei: Elisabetta Bertozzi, Leonardo Bozzetti, Giovanni Buonfiglioli, Mirta Carroli, Marco Dugo, Paolo Gualandi e Luigi Enzo Mattei.
La rassegna intende inoltre rendere un commosso omaggio alla scultrice Francamaria Fiorini improvvisamente scomparsa nel 2020, una delle più sensibili artiste nel ravvivo di temi e figure degli antichi presepi bolognesi foggiati in terracotta, rappresentati in mostra da due scarabattoli e da una Natività. Alla presepista di scuola felsinea si deve la realizzazione del primo e unico «presepe ortodosso» mai realizzato, che nel 2019 è stato presentato e donato al patriarca di Mosca Cirillo I.
Nella creazione, di cui in questa occasione viene esposto un bozzetto preparatorio, la forma tridimensionale della devozione popolare di Occidente incontra le regole canoniche ortodosse nella rappresentazione della Natività in un’unica autentica celebrazione e nel rispetto dei valori e delle differenze.
Le piccole statue esposte sono versioni attualizzate delle figure del presepio, calate nella realtà petroniana delle botteghe artigiane da cui, tra il XVIII e il XIX secolo, uscirono figure di pastori e di adoranti mai viste prima e ambientazioni che ebbero poi amplissima diffusione. Magi e pastori portano nella scena presepiale situazioni umane dettate dall’odierna sensibilità, siano esse di accoglienza del “Bambinello” o di rifiuto: in un caso, come nell’altro, tali diversi o addirittura opposti modi di sentire “ci sono”, e si può conseguentemente dire, che tutto il mondo è nel presepio.
In effetti, le figure in mostra riprendono, rinnovandole, iconografie storiche tradizionali, come la Meraviglia, l’Adorazione, il Dormiglione e la Tradizione. Ne sono testimoni gli illustri modelli di mano di grandi plasticatori bolognesi ed emiliani dei secoli passati, che si conservano proprio nella collezione del Museo Davia Bargellini.
Info: www.museibologna.it/arteantica

Villa delle Rose – via Saragozza 228-230
“Elisa Caldana e Aki Nagasaka. Times of Crisis”, fino al 23 gennaio 2022
Il MAMbo prosegue la sua attività con artisti in residenza ed è lieto di presentare la mostra “Times of Crisis” di Elisa Caldana (Pordenone, 1986) e Aki Nagasaka (Osaka, 1980), prodotta nell’ambito dell’edizione 2021 del Programma di Residenze ROSE.
“Times of Crisis” costituisce la restituzione pubblica di un processo artistico e di pensiero che le artiste hanno sviluppato durante un soggiorno a Bologna della durata di otto settimane, iniziato nella seconda metà di settembre 2021, come ospiti della Residenza per artisti Sandra Natali del MAMbo. Come previsto dal bando di selezione, Elisa Caldana e Aki Nagasaka hanno lavorato a un progetto espositivo che, partendo da una ricerca iniziata nel 2018 a Tokyo durante la loro residenza al Tokyo Arts and Space, ha poi trovato luogo negli spazi espositivi unici della settecentesca Villa delle Rose, ampliando al contempo il raggio di azione al contesto cittadino bolognese.
Precarietà, incertezza, un senso di crisi continuo che tocca ogni ambito, dalla politica all’ambiente, dall’economia alla situazione sanitaria, sono concetti che ogni essere umano sperimenta quotidianamente, e che appartengono in modo particolare alle ultime generazioni: è a partire da questa riflessione condivisa che le artiste, con le loro differenti sensibilità, hanno accostato racconti fondati su realtà e quotidianità complesse a immagini poetiche, disegni creati da illustratori Manga professionisti, per dar voce alla complessità della realtà sociale contemporanea.
Il punto di partenza, Tokyo, e quello di arrivo, Bologna, si incontrano e si specchiano l’uno nell’altro, perdono le proprie peculiarità per dar vita a un terzo luogo, non geografico ma derivato, lo spazio di “Times of Crisis”.
Sono le sale di Villa delle Rose, con le opere prodotte da Caldana e Nagasaka, e le strade della città, grazie a un serie di affissioni, a fare da sfondo alle storie ambientate in un Giappone solo apparentemente lontano, ma che in realtà ci riporta immediatamente alle realtà più difficili della contemporaneità mondiale.
Attraverso stampe, documenti, oggetti di recupero riassemblati in installazioni dal carattere essenziale, le due artiste permettono al visitatore di avvicinarsi ai racconti, immedesimarsi nei loro protagonisti e vivere con loro gli accadimenti che ne cambiano per sempre le vite. Grazie all’utilizzo di codici QR associati alle immagini esposte in mostra e affisse per le strade, l’osservatore potrà trasformarsi in ascoltatore di narrazioni ordinarie ma significative di un’epoca, la nostra, piena di ingiustizie e solitudini, ma anche di resistenza e speranza.
Info: www.mambo-bologna.org/villadellerose

Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Faïence – Faenza. Dall’antico Egitto al contemporaneo”, fino al 30 gennaio 2022
Prosegue la programmazione espositiva ideata dal Museo Civico Archeologico nell’ambito di “Agorà Archeologia. La piazza vicino alla piazza”, lo spazio polifunzionale pensato per l’incontro e il confronto, così come avviene nella vicina Piazza Maggiore.
La seconda mostra dossier “Faïence – Faenza. Dall’antico Egitto al contemporaneo”, a cura di Daniela Picchi e Valentina Mazzotti, muove dall’indagine sull’ambivalenza semantica della parola ‘faenza’.
Mutuato dal toponimo della città romagnola, famosa da secoli in tutto il mondo per la produzione delle maioliche, il vocabolo è stato infatti traslato per pura convenzione a indicare anche un genere di ceramica a pasta colorata, porosa, rivestita con uno smalto bianco, brillante, a base di ossido di piombo e di stagno. Tali impasti possono essere a base argillosa (faenza) o silicea (faenza silicea) e avere un rivestimento vetroso trasparente (vetrina) o opaco (smalto). Le varianti degli impasti e dei rivestimenti hanno determinato nel corso dei secoli una grande pluralità di prodotti, di sviluppi tecnologici e di aree di diffusione.
Da un confronto scientifico con il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, istituzione museale che conserva la raccolta di arte ceramica più grande al mondo, – e in collaborazione con i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna e la Bottega Gatti di Faenza – il focus tematico esplora le possibilità espressive delle due diverse interpretazioni attraverso un percorso esemplificativo e diacronico articolato in cinque sezioni che, partendo dalle faenze silicee dell’antico Egitto, definite faïence negli studi di settore, percorre gli sviluppi che di questo materiale ne fece il mondo islamico fino agli esiti rinascimentali in maiolica (faenza smaltata) e all’arte contemporanea di ambito faentino.
Info: www.museibologna.it/archeologico
“Bologna. Dicono di lei. La città nella letteratura”, fino al 30 gennaio 2022
Apertura della mostra promossa da Elleboro editore, con progetto espositivo firmato da Elastica, e realizzata in collaborazione con il Museo Civico Archeologico.
La mostra, che prende il titolo dalla guida letteraria “Bologna. Dicono di lei” pubblicata da Elleboro Editore, da voce ai tanti poeti, scrittori e artisti che hanno vissuto a Bologna, o che l’hanno visitata, sostandovi per diverso tempo, o più semplicemente assaporandola en passant.
Bologna racconta di sé, anzi, dicono di lei, e sarebbe un vero peccato non ascoltare. E non che sia difficile, grazie alla nuova iniziativa di Elleboro Editore, una mostra letteraria dal titolo “Bologna. Dicono di lei”.
La mostra prende il titolo dall’omonima guida letteraria pubblicata da Elleboro Editore, e da voce ai tanti poeti, scrittori e artisti che hanno vissuto a Bologna, o che l’hanno visitata, so10standovi per diverso tempo, o più semplicemente assaporandola en passant.
Bologna in ogni caso prende l’animo, seduce, e ispira ormai da secoli e secoli diari di viaggio, corrispondenze, romanzi e poesie, che la mostra letteraria sa rendere vivi e pulsanti, catapultandoli ai giorni nostri con un percorso multimediale, immersivo, tra installazioni audio, videoproiezioni e memorabilia.
La Sala Mostre del museo diviene luogo simbolo della Bologna capace di rapire l’immaginario di Goethe, Stendhal, Madame de Staël, Leopardi, Dickens, Pasolini, Hemingway, Piovene, Lord Byron, Huxley e di tanti altri nomi celebri, che a partire dall’epoca del Grand Tour sono stati vittime di incanto, subendo tutto il fascino delle due torri, dei portici, di piazza Maggiore e dintorni, nei luoghi della bohème e della Resistenza, degli sconvolgimenti socio-politici, con il PCI, la rivolta giovanile, la strage alla stazione.
E il riverbero delle parole, delle citazioni tratte dalle opere delle grandi firme ammaliate da Bologna brillano di nuova luce, perché lette e interpretate da Samuele Bersani, Alessandro Haber, Neri Marcorè, Veronica Pivetti, Carla Signoris, voci che si diffondono per le stanze della mostra, creando un’atmosfera evocativa delle impressioni, delle sensazioni e delle emozioni che immancabilmente scaturiscono da quelle righe e da quei versi che, anche grazie ai riflessi della complessa bellezza di Bologna, si sono ritagliate un posto che conta, eccome, sotto il cielo della grande letteratura.
“Bologna. Dicono di lei” è promossa da Elleboro Editore, con progetto espositivo firmato da Elastica, realizzata in collaborazione con il Museo Civico Archeologico di Bologna.
Info: www.museibologna.it/archeologico

Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”, fino al 15 maggio 2022
Il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna è lieto di presentare all’interno del proprio percorso espositivo la mostra “Moto bolognesi degli anni 1950-1960. La motocicletta incontra l’automobile”, realizzata grazie al contributo dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale e della Fondazione Aldini Valeriani.
Dai primi anni Duemila il progetto ‘Moto bolognesi’ costituisce uno dei principali ambiti verso cui si è indirizzata l’attività di ricerca del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, istituzione culturale votata allo studio, alla documentazione e alla divulgazione della storia economico-industriale della città e del suo territorio, attraverso la ricostruzione delle vicende succedutesi dall’affermarsi dell’industria serica nel XV secolo fino all’odierno distretto meccanico della motoristica e dell’automazione protagonista su scala mondiale.
A partire dalle collezioni permanenti del museo, dove sono presenti esemplari di motocicli, motori e componenti di alcune aziende locali che ebbero un ruolo di primo piano nel settore motoristico, il progetto è nato con l’obiettivo di realizzare una puntuale e completa ricognizione dell’industria motociclistica in area bolognese – terra di motori per eccellenza – dalla nascita negli anni Venti del Novecento fino allo sviluppo raggiunto intorno alla metà del secolo, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale.
Il nuovo, settimo, capitolo, che costituisce idealmente anche la conclusione di questo lungo percorso di approfondimento, propone, accanto a una selezione di 32 motociclette realizzate dai più importanti marchi del decennio, filmati provenienti dall’Istituto Luce e immagini d’epoca.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri”, fino al 22 maggio 2022
Prosegue con il terzo e ultimo appuntamento dedicato a Giorgio Morandi “RE-COLLECTING”, ciclo ideato da Lorenzo Balbi che approfondisce temi legati alle collezioni permanenti dell’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei.
Il Museo Morandi, dopo le rassegne dedicate ai Fiori e alle Nature morte, propone “Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri” a cura di Lorenza Selleri, dedicata al tema dell’Incisione.
Partendo dalla domanda ricorrente “Che cos’è un’acquaforte?”, il museo cerca di rispondere attraverso il terzo un focus incentrato su questa tecnica, di cui Morandi è stato maestro. Maestro in senso stretto, dal momento che dal 1930 diventa docente di Tecnica dell’Incisione all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche in senso lato, dati il suo rigore e la sua straordinaria capacità tecnica.
Il percorso espositivo si apre con una natura morta cubofuturista, tratta dalla prima e unica lastra incisa all’acquaforte nel 1915 (V.inc.3), e si conclude con un esemplare dell’ultima e unica natura morta che Morandi realizzò nel 1961 (V.inc.131).
Sette delle quattordici acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l’anonimato, in occasione del riordino delle raccolte della Galleria d’Arte Moderna allora ubicata presso Villa delle Rose.
Alcuni fogli appartenenti a collezioni private completano l’esposizione. Si tratta di opere concesse in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, come ad esempio I Pioppi e la Grande natura morta con la lampada a petrolio del 1930 (V.inc.76 e 75) e la già citata natura morta del 1961, appartenuta a Luciano Pavarotti. A queste si aggiunge la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle.
Alcune vetrine permettono al pubblico di avere accesso a documenti che gettano luce sulla dedizione di Morandi verso la tecnica oggetto del focus espositivo e sui suoi lunghi anni di insegnamento. Tra questi spiccano le lettere dell’artista all’amico Mino Maccari e quelle di Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale di Roma a Morandi, oppure i registri, le note di qualifica e le relazioni provenienti dall’Archivio Storico Accademia di Belle Arti di Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi

 

L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, arte antica, moderna e contemporanea, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
Ricordiamo che da lunedì 10 gennaio 2022 per accedere ai musei, alle biblioteche e alle mostre temporanee nelle sedi dell’Istituzione Bologna Musei è obbligatorio essere in possesso del green pass “rafforzato” (c.d. super green pass), vale a dire di un green pass rilasciato a seguito di vaccinazione o di guarigione.
La verifica della certificazione avviene tramite esibizione del green pass. A tutela della privacy i dati personali del titolare vengono solo letti, tramite l’app nazionale VerificaC19, ma non registrati.
Il green pass non è richiesto per le persone di età inferiore ai dodici anni e ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale.
Maggiori informazioni sono disponibili qui: www.dgc.gov.it

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto martedì e mercoledì ore 14-19; giovedì ore 14-20; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto sabato ore 14-17; domenica ore 10-13 e 14-17
chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
in occasione della mostra “Elisa Caldana e Aki Nagasaka. Times of Crisis”, aperta sabato ore 14-18; domenica ore 11-17
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
aperto sabato e domenica ore 10-18
chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto lunedì e mercoledì ore 9-14; giovedì ore 15-19; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: martedì
La mostra “Bologna. Dicono di lei. La città nella letteratura” è aperta dal martedì alla domenica: ore 10-19
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio
Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30
chiuso: lunedì
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30
chiuso: lunedì
Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”
via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 – 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto martedì, mercoledì, giovedì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; venerdì ore 11-13.30 / 14.30-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19
chiuso: lunedì
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto sabato e domenica ore 10-18.30
chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì
Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 2196520
aperto venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-14
chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì

Contatti

Istituzione Bologna Musei
www.museibologna.it
Instagram: @bolognamusei

[Fonte: CS Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei]

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